Dando per scontata la frase “one cage one snake” possiamo delineare la stabulazione dei Carpets mediante poche regole.
Come dicevamo in precedenza le varie sottospecie appartenenti allo spilota complex raggiungono dimensioni differenti.
Nella media terrari di 110 x 55 x 50h cm sono sufficienti ad ospitare una femmina adulta per la stragrande maggioranza delle sottospecie.
Per i babies e i sub-adulti mi sento di consigliare box in plastica e di non esagerare con le dimensioni, evitando quindi di stressare l’animale con possibili conseguenze negative sulla sua alimentazione.
Potete decidere se optare per un terrario naturalistico od un semi-sterile.
A prescindere dalla vostra scelta sappiate che una spilota necessita di:
– Un tronco di legno o un bastone posizionato a mezz’aria.
Fissateli bene, evitate che ruotino (se bastoni) e sceglieteli del giusto diametro a seconda della taglia del vostro animale.
In alcuni dei miei terrari ho sostituito questi supporti da un piano rialzato per facilitare la gestione di animali dalla notevole forza fisica difficilmente manipolabili quando attorcigliati intorno ad un tronco.
– Almeno una tana in zona calda, meglio se ne fornite una anche in zona fredda.
Ricordate che i serpenti amano sentirsi sicuri infilandosi in buche molto piccole ed anguste, quindi evitate tane troppo grandi.
– Ciotola dell’acqua in zona fredda e sufficientemente grande da permettere al nostro serpente di immergersi.
Attenzione : Come abbiamo detto amano girare durante la notte e sicuramente utilizzeranno i bordi della ciotola dell’acqua per sentirsi rialzati da terra; pertanto utilizzatene una sufficientemente pesante in modo che non venga ribaltata.
- Fonte riscaldante e Temperatura :
Abbiamo detto che sono animali semi-arboricoli e che amano trascorre del tempo a mezz’aria nella teca.
Questo ci costringe ad utilizzare degli accorgimenti riguardanti le fonti riscaldanti da utilizzare.
Se la nostra stanza in inverno raggiungerà temperature minime di 20-22 gradi durante la notte, consiglio di fornire una sola sorgente riscaldante che occupi poco meno della metà fondo del terrario; a tale scopo potete utilizzare un cavetto od un tappetino riscaldante.
Se invece la vostra stanza raggiunge temperature più basse consiglio di potenziare il riscaldamento del terrario aggiungendo un sistema “a parete” o lampade adatte a questa funzione.
Per il riscaldamento a parete basterà posizionare la fonte riscaldante (cavetti o tappetini) anche nella parete posteriore del terrario, sempre per poco più di 12 della superficie di quest’ultima e per tutta l’ altezza della parete.
Ricordate che ogni fonte riscaldante va termostatata e schermata !
Importante che la zona calda raggiunga una temperatura compresa tra i 30 e i 33°C.
Nel 90% dei casi in questo modo avrete una zona fredda a circa 24°C.
Non sono animali che necessitano di una elevata umidità, contrariamente a quanto si potrebbe pensare.
Nei miei terrari c’è una umidità di circa il 50-60%.
Durante i periodi di muta nebulizzo una volta al giorno, meglio se di sera.
Un buon terrario garantisce il ritorno all’umidità di partenza in circa 12 ore, caratteristica fondamentale per evitare il ristagno di umidità e quindi conseguenti problemi respiratori